Ghostbusters: The videogame

A più di 20 anni dal primo film di Reitman, gli acchiappafantasmi più famosi della storia tornano sui nostri schermi per ripulirli da ogni presenza poco gradita. Indossate la tuta, mettete in spalla il vostro zaino protonico e non dimenticate le trappole. Chiamata in arrivo!



Solitamente i giocatori più smaliziati storcono il naso per due tipologie di videogiochi: i prodotti su licenza e i giochi che mostrano ambizioni cinematografiche troppo marcate, privilegiando un tipo di linguaggio differente da quello prettamente ludico. Ghostbusters: The Video Game è entrambe le cose ma per una volta dobbiamo mettere da parte i pregiudizi e riconoscere che è facile farsi progressivamente conquistare dall’ironia e dalla leggerezza di questo gioco che ha il merito di rendere onore alla pellicola del 1984. A proposito, iniziamo con un po’ di storia.

Il capostipite della serie, Ghostbusters, venne distribuito dalla Columbia Pictures nel 1984 e fu un successo planetario. Colonna sonora irresistibile, brillante ironia e un’improbabile parapsicologia furono gli ingredienti di un piccolo cult capace di stregare milioni di spettatori grandi e piccoli. Cinque anni dopo venne realizzato un sequel, Ghostbusters II, che però non riuscì a replicare il successo del primo episodio. Negli anni sono state realizzate alcune serie animate e diversi tie-in ludici ma è in occasione del venticinquesimo compleanno della serie che gli investigatori del paranormale tornano sui nostri schermi, questa volta in forma interattiva con un videogioco celebrativo che riproduce in maniera fedele al materiale originale personaggi, avvenimenti, stile e musiche delle pellicole che abbiamo apprezzato anni fa.
Ghostbusters: The Video Game è stato sviluppato da Terminal Reality (single player delle versioni PC, PlayStation 3 e Xbox 360) e Three Wave (autori del multiplayer per i formati PlayStation 3 e Xbox 360) ed è basato sull’omonimo brand cinematografico, noto in Italia come gli Acchiappafantasmi. Non solo; questo capitolo interattivo è stato definito l’erede spirituale del primo film e sequel del secondo episodio. Dan Aykroyd ha dichiarato che nel videogioco sarebbero confluite numerose idee che erano state in un primo momento riservate a un terzo capitolo cinematografico; lo stesso attore ha sottolineato di aver partecipato assieme a Harold Ramis alla sceneggiatura della nuova avventura interattiva degli Acchiappafantasmi.

La storia di Ghostbusters: The Video Game si posiziona a due anni di distanza dagli avvenimenti della pellicola Ghostbusters II e richiama spesso alla memoria luoghi e situazioni note agli spettatori dei film. Nonostante l’attenzione agli elementi narrativi e stilistici, però, l’elemento portante in un videogioco è naturalmente l’interazione, e in questo senso il gioco risulta decisamente convincente a dispetto delle premesse. Seppur nella sua linearità - forse eccessiva per i giocatori più smaliziati – Ghostbusters: The Video Game riesce a ritagliarsi un suo spazio nel panorama del medium anche se rimane prima di tutto un omaggio agli appassionati della saga. I ritmi di gioco sono ben scanditi, i controlli sono reattivi al punto giusto e dopo qualche ora vi ritrovate a ragionare come un vero Acchiappafantasmi, effettuando scansioni accurate dell’ambiente alla ricerca di segnali anomali. A quel punto dovrete ammettere che effettivamente l’obiettivo di rendere interattiva un’esperienza di stampo cinematografico è stato complessivamente raggiunto.

Fonte:gamestar