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INFAMOUS recensione

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Messaggio Da luigi95 Mar Giu 16, 2009 2:52 pm

INFAMOUS recensione Fld_games_cover_368


voto 8.8

Ai videogiocatori più attenti il nome Sucker Punch dovrà per forza dire qualcosa. Questo intraprendente gruppo di sviluppatori fondato nel 1997 a Washington, raggiunse gli onori della cronaca a partire dal 2002, anno dell'uscita del primo episodio di quel piccolo capolavoro che è la trilogia di Sly Cooper, un brand che ha guadagnato nel tempo un notevole consenso di critica e pubblico per la piattaforma Playstation.
A distanza di diversi anni di silenzio professionale, durante la fiera "E3" di Los Angeles del 2007 i Sucker Punch presentarono il loro nuovo Titolo, un action-game in terza persona prodotto in esclusiva per Playstation 3 dal nome InFamous. Dopo un poco esplicativo debut trailer diffuso in quella occasione non si seppe più nulla di esso per circa un anno, e a dire il vero in molti cominciarono a pensare che si trattasse tutto sommato di un videogame di "seconda linea", qualcosa di abbastanza interessante, certo, ma nulla di fondamentale per la line-up della macchina Sony. Col senno di poi, si può dire che è una fortuna per tutti che esistano ancora di questi tempi programmatori che preferiscono lavorare senza fare troppo rumore e con impegno sui propri progetti, profondendo in essi tante buone idee e tutta la propria bravura, a diretto vantaggio del videogiocatore sempre più esigente di prodotti di alta qualità.

Inferno
E' un giorno qualunque ad Empire City, un'immaginaria metropoli statunitense; o forse no, non è un giorno qualunque...
La routine della quotidianità viene improvvisamente stravolta da una esplosione di immani proporzioni, esplosione che semina morte e distruzione nel raggio di chilometri a partire dal suo epicentro e che cambia per sempre il destino di tutti gli abitanti della metropoli. Ma cosa è successo esattamente? E perché un uomo qualunque, Cole MacGrath, che si trova precisamente nel luogo da cui è originata la catastrofica deflagrazione, si risveglia quasi indenne mentre intorno a lui nulla ha più vita? Stordito e spaventato, Cole cerca di farsi strada tra le macerie circostanti alla ricerca della via più breve per raggiungere il suo amico Zeke, che lo attende all'ingresso di un ponte poco lontano da li per mettersi in salvo. In ogni direzione si alzano colonne di fumo, esplodono tubature e crollano gli ultimi ruderi di quelli che fino a pochi istanti prima erano degli alti grattacieli. E Cole, che già solo a rigor di logica dovrebbe aver perso la vita ed invece è ancora lì sulle sue gambe, si accorge anche che qualcosa dentro di lui non è più come prima: il suo corpo sembra essere divenuto un vero e proprio accumulatore di energia in grado di convogliare potentissimi flussi elettrici verso ogni cosa lo circondi, oltre ad aver acquisito una incredibile agilità che gli permette gesti atletici e movenze impossibili per un comune essere umano. Sempre più turbato da questa scoperta, egli raggiunge il punto di raccolta allestito dai primi soccorsi, e proprio in quel momento il suo nuovo e ancora incontrollabile potere scatena una distruttiva tempesta elettrica che getta nel panico gli astanti e trasforma agli occhi di tutti Cole in un pericolo pubblico, di più, in una aberrazione probabilmente collegata alla precedente catastrofe.
Come se non bastasse la situazione volge nel contempo verso un ulteriore peggioramento, per via del fatto che l'esplosione che ha devastato Empire City sembra aver generato degli effetti collaterali sulla psiche di tantissimi cittadini, trasformando taluni di essi in elementi pericolosi ed estremamente aggressivi, inclini ai peggiori istinti animaleschi di sopruso e assassinio dei più deboli. Per tale motivo le autorità governative decidono di mettere in quarantena l'intera città, temendo che tali manifestazioni di violenza siano la conseguenza di un qualche virus sconosciuto. Il territorio urbano viene così improvvisamente trasformato in una gigantesca gabbia isolata dall'esterno e abbandonata a se stessa, nella quale non c'è più traccia di diritti civili né di alcuna forma di legge, e dove dalle macerie della civiltà emerge ora solo il brutale predominio dei violenti sugli indifesi.
Quale è la spiegazione a tutto quello che sta accadendo? Come potrà fuggire Cole dall'inferno di Empire City, abbandonato dagli amici che lo temono per i suoi nuovi poteri e braccato da bestiali bande criminali che vedono in lui solo un ostacolo per il controllo totale del territorio? O come potrà egli da solo riportare in città la calma e la normalità di un tempo? Sta a noi scoprirlo, vestendo i panni di un uomo che si ritrova suo malgrado dotato di una forza che non ha mai richiesto, e che sente di essere tutto, tranne che un supereroe.
E' in tale contesto che ha origine la storia di InFamous, e c'è da dire che fin dai primi minuti di gioco si possono distinguere alcune soluzioni stilistiche interessanti adottate dagli autori per lo sviluppo della trama. Intanto è degno di nota il particolarissimo stile fumettistico scelto per la narrazione delle sequenze di intermezzo, esplicative delle vicende chiave che legano tra loro i vari momenti di gioco; pregevole anche l'impiego dell'efficace tecnica narrativa di non mettere anzitempo il giocatore a conoscenza di alcun particolare della storia, ma piuttosto di incanalarlo e coinvolgerlo progressivamente all'interno della trama assieme al protagonista Cole McGrath. Intendiamoci, la storia che regge le vicende del personaggio principale non ha niente di particolarmente originale sotto il profilo della sceneggiatura, né si può dire che essa sia imprevedibile o per nulla scontata in alcuni momenti; tuttavia, come vedremo, grazie alla sua eccellente struttura di gioco InFamous riesce a trasmettere continuamente al videogiocatore lo spasmodico desiderio di sapere "cosa succederà dopo", fornendo sempre l'incentivo a tardare il più possibile lo spegnimento della propria console per dedicarsi ad altro, o per andare a dormire. Certamente un buon biglietto da visita per un buon gioco del genere action-adventure che si rispetti.


Il Potere e la Responsabilità

E' davvero una fortuna che il nostro protagonista si ritrovi suo malgrado dotato di poteri così distruttivi, perché in un luogo pericoloso come Empire City questi potrebbero tornare molto, ma molto utili. La particolarità di InFamous risiede nel fatto che la scelta dei modi e degli scopi per cui si decide di utilizzare le capacità sovrannaturali di Cole è lasciata a chi tiene in mano il joypad, e questo aspetto apparentemente semplice del gameplay porta in realtà con sè una serie di implicazioni fondamentali sia nello sviluppo della storia che nell'esplicazione della stessa natura caratteriale del personaggio principale.
Ma andiamo per ordine.
Il nostro Cole è un personaggio inizialmente neutro: non vi è in lui alcuna propensione a capire se le nuove abilità di cui è dotato debbano essere impiegate per aiutare la cittadinanza in difficoltà, o se piuttosto possa approfittare di esse per godere di prevedibili, enormi vantaggi. Questa scelta spetta interamente al videogiocatore e alla sua attitudine a voler vivere l'esperienza di gioco impersonando i panni di un vero eroe oppure di un "InFame" malvagio. Le conseguenze dei nostri gesti avranno dei riflessi immediati sul procedimento degli eventi e sul modo in cui i cittadini (e i criminali) di Empire City reagiranno nei nostri confronti. C'è di più: gli stessi poteri sovrannaturali di Cole non resteranno immutati, ma potranno essere ampliati e perfezionati nel corso del gioco, differenziandosi ulteriormente in base alla identità di "buono" o "cattivo" che intenderemo costruire attorno al protagonista; una trovata questa che nella sua semplicità riesce in un colpo solo a raddoppiare il fattore di rigiocabilità del titolo, incentivando il videogiocatore ad affrontare nuovamente la storia alla base di InFamous per almeno una seconda volta, assumendo un comportamento completamente diverso rispetto allo sviluppo narrativo precedente e ricevendo come ricompensa un finale inedito. La progressiva caratterizzazione di Cole (la quale viene definita nel gioco, molto filosoficamente, "Karma"), avviene in due momenti distinti del sistema di gameplay: nelle azioni intraprese verso i criminali e i cittadini, a seconda del fatto che ci preoccuperemo o meno di non far mai del male ai secondi, e nell'ambito di "bivi" narrativi nei quali dovremo decidere se comportarci in modo più o meno responsabile per il superamento di un ostacolo. Qualunque tipo di azione intraprenderemo durante l'esplorazione di Empire City, questa ci procurerà, (o ci toglierà, nel caso di azioni malvagie come l'uccisione deliberata di innocenti), un certo numero di punti di esperienza, i quali accumulati in numero sufficiente porteranno al duplice risultato di sbloccare nuove tecniche di combattimento per il protagonista e di incrementare la nostra reputazione di eroe o di pericoloso balordo agli occhi degli abitanti di Empire City. Quest'ultimo aspetto non è un particolare fine a se stesso, se è vero che molte missioni secondarie, attivabili in diversi punti della città e presentateci sotto forma di commissioni o incarichi particolari come la scorta di una persona , il recupero di un oggetto, il pedinamento di un qualche "corriere" e cosi via, potranno essere affrontate solamente nel momento in cui avremo guadagnato un determinato "status" eroico, positivo o negativo che sia.
Sempre a proposito delle capacità di Cole, è bene notare che tutta l'eccezionale potenza elettrica che egli è in grado di disperdere sotto forma di attacchi più o meno spettacolari contro i nemici, va in qualche modo periodicamente reintegrata, poichè il protagonista non può rischiare di giungere all'interno di situazioni di combattimento particolarmente impegnative essendo "scarico" al pari di una batteria usata. Ecco quindi che Cole potrà riassorbire in qualunque momento tutta l'elettricità di cui necessita "risucchiandola" da molteplici fonti come cabine telefoniche, generatori, batterie delle automobili e in generale qualunque oggetto funzionante a corrente elettrica sparso per la città, prima di lanciarsi all'assalto delle bande di cosiddetti "Mietitori" che infestano Empire City. Ma chi sono costoro? Difficile a dirsi fin dal principio della storia, poichè se all'inizio essi ci verranno presentati semplicemente come dei balordi riunitisi in bande per il predominio del territorio urbano gettato nel caos dalla misteriosa esplosione iniziale, scopriremo in un secondo momento che fanno parte essi stessi del mistero che il nostro Cole dovrà dipanare, e che tra le loro fila militano terrificanti aberrazioni umanoidi dotate pressochè delle stesse, sovrannaturali, capacità offensive del personaggio principale.
Che noi si decida di seguire linearmente la struttura delle missioni principali, o ci si prenda tutto il tempo che serve per far "crescere" le abilità di Cole tramite il raggiungimento di obbiettivi secondari, una cosa colpirà immediatamente la nostra attenzione: la città.
Empire City è VIVA, letteralmente. In ogni angolo della sua decadente struttura urbana, nugoli di gente di ogni tipo si assiepano sui marciapiedi passeggiando, ricercando del cibo nei cassonetti dell'immondizia, e maledicendoci o osannandoci ad ogni passaggio in virtù della nostra reputazione; automobili mal ridotte sfrecciano per le larghe strade cittadine, e le insegne luminose dei negozi e dei cartelloni pubblicitari costellano le mura di ogni palazzo... Ogni cosa è lì a ricordarci che siamo all'interno di una comunità che sta disperatamente cercando di sopravvivere al proprio destino, e la bravura degli sviluppatori si misura anche nella trasmissione di questa vibrante sensazione di essere realmente circondati da altri esseri viventi, sensazione che il videogiocatore percepisce apertamente durante il gioco in ogni istante.


L'Eroe solitario

Se la definizione di "sand-box" rende in parte giustizia alla descrizione del genere videoludico più vicino alle peculiarità di InFamous, nonchè ai suoi pregi di titolo che permette all'utente la più assoluta libertà di movimento e la non-linearità delle situazioni di gioco, ciò non basta tuttavia ad inquadrare quell'intangibile fattore di perfetto equilibrio raggiunto nella produzione dei Sucker Punch dalla combinazione di un eccellente gameplay, un livello di difficoltà estremamente bilanciato e una tensione narrativa in continuo sviluppo, il tutto sorretto da un buonissimo comparto visivo e una realizzazione tecnica quasi allo stato dell'arte. E' innegabile infatti l'estrema cura nei particolari della maggior parte delle texture e dei modelli tridimensionali presenti nel videogioco, e anche della scelta di una palette di colori spenti e "metallici" in perfetta armonia con la lugubre atmosfera della rovinosa metropoli Empire City, la quale apparirà sempre più bella anche dopo tante ore trascorse a fare arrampicare Cole con movenze feline su per tetti, lampioni, sopraelevate e cornicioni di altissimi edifici, mentre osserviamo in lontananza i diversi cromatismi dello sky-line cittadino.
Difetti? Certamente, non esiste un solo videogioco al mondo che non ne abbia. Nel caso specifico di InFamous, una delle poche cose che potrebbe non piacere al videogiocatore perfezionista è l'alterna qualità delle animazioni del protagonista, le quali in alcuni, (rari), momenti sembrano non sufficientemente convincenti rispetto al modo in cui Cole interagisce con lo scenario circostante; capiterà anche di notare di tanto in tanto il famigerato effetto "pop-up" derivante dall'improvvisa comparsa e scomparsa di elementi grafici all'orizzonte. Si potrebbe poi obbiettare della presenza di un sottofondo sonoro troppo simile a quello della massa dei giochi action di ultima generazione e privo della statura artistica posseduta invece dal resto dei comparti relativi alla grafica e al motore 3D del titolo. Piuttosto anonimo infine il doppiaggio in italiano, che ha se non altro il pregio di utilizzare delle voci discretamente impostate e prive di fastidiose inflessioni dialettali.
Si tratta ad ogni modo di dettagli; InFamous si presenta complessivamente ai nostri occhi come un lavoro di altissimo profilo artistico, un vero e proprio esercizio di stile pienamente riuscito dal punto di vista del gameplay e dotato di una cura e un'attenzione tale in ambito grafico che rende bellissimo anche solo il vedere in movimento il piccolo mondo virtuale di Empire City.
A meno che i videogame di genere action in terza persona non siano di vostro gradimento, non esistono buone ragioni per snobbare il nuovo capolavoro dei Sucker Punch, e il consiglio spassionato di chi scrive è quello di comprare senza remora alcuna questo gioco: nel peggiore dei casi potreste trovarlo solo dannatamente divertente, nel migliore invece, potrebbe diventare per molte settimane in assoluto il vostro gioco preferito per Playstation 3.

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